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A volte ritornano.

Galatina 2000” ebbe modo di rimediare una sonora strigliata, quando con una nota di redazione del 13 febbraio scorso, nel dare notizia che erano stati effettuati dei prelievi fraudolenti dall’ATM dell’Ufficio postale di via Corigliano, si era avventurato, impantanandosi, in una salamoia indigesta di termini tecnici impropri, o completamente errati.

Venne fuori un misto di “Bancoposta”,“postamat”, “bancomat”, “prelievi oltre soglia” e via discorrendo.

Il 14 maggio scorso, imperterrito, ha continuato a rigirarsi nella stessa mistura.

Infatti, nel sottolineare che aveva colto nel segno con la notizia della truffa del 13 febbraio, ha informato i suoi lettori che due delinquenti bulgari erano stati arrestati, perché colti sul fatto mentre armeggiavano per manomettere il bancomat (voleva dire l’ATM postamat) di Poste Italiane di via Corigliano.

In questa palude, suo malgrado, è rimasto invischiato anche il Delegato dell’Amministrazione comunale per la frazione di Collemeto, quando in una intervista rilasciata (21 maggio scorso) ad un cronista di “Galatina 2000”ha dato notizia, fra l’altro, che Poste Italiane, su suo interessamento, hanno deciso di installare un “bancomat” (sic!) nella Frazione per venire incontro alle esigenze di quei cittadini.

Si affrettava pure a precisare, a scanso di equivoci (e meno male!), che alcuna spesa sarebbe gravata sul bilancio comunale.

Per questo abbiamo tirato, senza indugio, un sospiro di sollievo, ma solo per puro, istintivo scrupolo di autodifesa, perché il Comune di Galatina mai avrebbe potuto compartecipare ad una spesa (non istituzionale) di esclusivo interesse economico e finanziario di Poste Italiane.

Peccato però che i cittadini di Collemeto speravano nell’installazione di un ATM postamat vicino all’Ufficio postale e non di un bancomat di cui non sanno che farsene, perché questo non può funzionare senza un attiguo sportello bancario.

Anche se siamo convinti che Poste Italiane mai avrebbero potuto installare un ATM bancomat, non avendone competenza, come non sarebbero mai state disponibili a regalare ad un qualsiasi istituto bancario (ormai concorrenti e antagonisti sul mercato finanziario) un suo sportello automatico.

Povera Collemento, non le va bene una!

Ma stiano tranquilli i Collemetesi, perché, a sentire l’intervista, erano presenti all’incontro due tecnici e un ingegnere di Poste Italiane.

E loro sanno che tipo di ATM devono far installare, checché abbiano potuto intendere il cronista e il Delegato.

Chissà perché.

La Cucchiara