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WhatsApp Image 2022 04 18 at 19.22.34Sta ritornando spesso nelle ultime ore il tema turismo, soprattutto quello legato alla basilica orsiniana di Santa Caterina d'Alessandria. Ma sarà sufficiente? Assolutamente no secondo Antonio Antonaci che traccia il suo Progetto per Galatina anche in questo ambito fondamentale per lo sviluppo economico della città.

“Pullman gran turismo parcheggiati alla Pupa, passanti fermati per la richiesta di informazioni, negozi ed esercizi commerciali ignorati. È questa oggi la triste realtà della nostra città – dichiara Antonio Antonaci, candidato sindaco di “Progetto per Galatina” – che avrebbe invece nelle corde un’altissima vocazione turistica, seconda a nessuno nel Salento. Una basilica con gli affreschi paragonabili a quelli di Assisi, una fontana nel centro cittadino che è un’opera d’arte contemporanea premiata alla Biennale di Venezia, il fregio di essere culla di uno dei fenomeni antropologici più affascinanti e conosciuti al mondo, il Tarantismo. Un bagaglio culturale importante che richiede di essere adeguatamente valorizzato e sfruttato a vantaggio sociale della nostra comunità cittadina”.

Ritorna su un tema molto dibattuto e recentemente apparso in alcune dichiarazioni il dott. Antonaci, il quale sostiene l'esigenza di stutturare un percorso obbligato per il turista: dalla Stazione lungo corso Re d’Italia, Biblioteca comunale, museo Cavoti, biblioteca Siciliani, Fontana della “Lampada senza luce” (Pupa), chiesa Madre, la chiesa di San Paolo, via Garibaldi, chiese dei Battenti e di San Luigi con l’annesso convento delle clarisse. Pausa ristoro con annessi servizi ed, attraverso vicolo san Francesco alla Basilica con i suoi splendidi affreschi ed il chiostro.  Non solo arte e cultura, ma anche percorsi di cibo e ristorazione per avventori e turisti.

“Sempre con partenza da Piazza della Stazione – prosegue Antonaci - i turisti potranno optare per un tour prettamente enogastronomico e rurale, a bordo di bici o altri piccoli mezzi di trasporto, quali trenino, ape car turistica e sempre accompagnati da guida. Per visitare le cantine, vedere i luoghi religiosi, e non solo, del passato, le masserie, assaporare i nostri prodotti tipici, conoscere la nostra tradizione culinaria, l’antica storia contadina, godere del profumo unico della campagna salentina. Stop ad improvvisazione e pressappochismo, al bando divisione e chiusura. Spazio finalmente ad una visione moderna e condivisa per la ricerca del riscatto sociale, economico e culturale di Galatina”.

Antonio Torretti