in edicola

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Questo giornale va in edicola il 30 maggio 2014 ed è la 975a volta che, dalla sua nascita, il Galatino entra nelle case dei suoi lettori. Nel 1968, alcune valorosissime persone decisero di (ri)fondare un giornale locale, appunto il Galatino, dopo altre precedenti esperienze giornalistiche, sapendo di poter contare esclusivamente sulla loro competenza e sulle proprie capacità, non solo finanziarie. Infatti, mons. Antonio Antonaci, don Salvatore Bello, Carlo Caggia, Paolo Congedo, Piero De Paolis, Gustavo Giordano, Arnaldo Legittimo, Giuseppe Onesimo, Lucio Romano, Zeffirino Rizzelli, e mi scuso per eventuali dimenticanze, piantarono il seme di quello che attualmente è diventato, col passare degli anni, il più antico periodico salentino. 


Siamo alla 47a annata del giornale e tanta acqua è passata sotto i ponti, così come tanti rappresentanti politici (molti inutilmente) sono passati da Palazzo Orsini. Il giornale con mons. Antonaci, prima, e con Zeffirino Rizzelli, poi, è stato diretto da due persone che hanno portato il Galatino a vette molto ele- vate. Attualmente, tra tante difficoltà non solo finanziarie, dovute essenzialmente alla crisi economica, il giornale continua ad essere presente in edicola grazie anche all’aiuto, arrivato quest’anno, dei collaboratori di APS Inondazioni che stanno dimostrando grande professionalità e passione.
Quello che in questo momento è sotto gli occhi del lettore è il primo numero de il Galatino del nuovo piano editoriale che prevede un giornale con una nuova veste grafica e soprattutto con argomenti e articoli che si spera diventeranno sempre più interessanti.


Il Comitato di redazione che si è costituito già dal primo numero del 2014 è valido e collabora con grande spirito di abnegazione. Ora, ai lettori si chiede maggiore diffusione nel proprio ambito familiare e amicale, oltre a una fidelizzazione ed una più assidua attenzione all’abbonamento. Mentre agli inserzionisti la richiesta è quella di approfittare degli spazi pubblicitari e di essere più vicini al giornale locale per dare più prestigio allo stesso periodico e alla loro azienda.
Grazie per quello che si andrà a fare tutti insieme; ma un grazie ancora più grande va ai collaboratori che mi aiute- ranno in questo hobby che, posso assicurare, è abbastanza impegnativo.