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Finalmente! In questi giorni è stato definitivamente eleminato il drammatico problema dei cittadini di via Arezzo e via Brindisi.

La Giunta comunale, il 9 aprile 2013, ha presentato alla Regione Puglia un progetto di fattibilità che rientrava nei Fondi Sociali Europei - POR Puglia 2000-2006 (Asse I – Misura 4.16). Il progetto è stato approvato ed è diventato esecutivo con la Deliberazione della Giunta comunale dell’11 luglio 2013. I lavori, iniziati circa tre mesi fa, sono quasi alla fine.

Sono stati realizzati tre nuovi collettori secondari: il primo su via Brindisi, tra via Asti e via Potenza; il secondo sempre su via Brindisi, tra via Alessandria e via Como; il terzo in via Arezzo, tra via Asti e via Potenza e, ancora, in via Potenza, tra via Arezzo e via Foggia. I tre collettori, mediante 72 caditoie, immettono l’acqua piovana nei tre collettori principali e le vasche si trovano in viale Carlo Alberto Dalla Chiesa, sulla strada comunale “Bomba” e sulla strada comunale Paradisi-San Giuseppe. Quest’ultima è a cielo aperto e raccoglie tutte le acque piovane provenienti dal lato nord di via Soleto. L’installazione delle caditoie è finalizzata a raccogliere, in breve tempo, le voluminose acque meteoriche soprattutto durante i temporali estivi. Altre caditoie, oltre a quelle del Rione Italia, finalizzate a miglioramenti funzionali, stanno per essere realizzate in via Gallipoli, via Lombardia, via Diaz e via Toma, piazzetta Lillo e, infine, in piazza Toma, via d’Enghien e via Giuseppina del Ponte.

Questa è la situazione attuale, ma per comprendere l’importanza di questo evento dobbiamo tornare al passato.

A memoria, ricordo che dopo le abbondanti piogge prima del 1960, noi ragazzi costruivamo delle barchette con la carta o con la corteccia ricavata dal tronco da due pini altissimi che si trovavano in via Como, angolo via Soleto e via Pistoia. Le prime caditoie, comunque, sono state realizzate intorno al 1961. Sin da allora si pensava che avrebbero risolto il problema, ma era solo un sogno.

Durante questi sessant’anni qualcuno ha fatto sentire la sua voce, ma è certo che dal 2000 al 2009, un consigliere, con il contributo di alcuni cittadini, ha presentato tantissime interpellanze ai due Sindaci dell’epoca. La Giunta di Giuseppe Garrisi, prima di terminare il suo mandato, aveva approvato una Deliberazione di 25.000,00 euro e quella di Sandra Antonica un’altra di 100.000,00 e poi non si è fatto nulla.

Nel frattempo, per sessanta anni, dico 60 anni, i residenti di via Arezzo spesso sono saltati dal letto per trovare riparo dagli allagamenti: grandi masse d’acqua hanno periodicamente inondato gli interrati.

Giorgio Lo Bue